Ieri presso l’Università degli Studi Di Bari Aldo Moro – Cap Centro Di Ateneo Per L’apprendimento Permanente si è svolto un incontro di grande rilievo per il territorio: la firma del protocollo di intesa per l’avvio del progetto UNICORE – University Corridors for Refugees, promosso da UNHCR, Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati.
Il progetto, giunto quest’anno alla sua settima edizione (UNICORE 7.0), nasce con l’obiettivo di offrire a studenti rifugiati provenienti dai Paesi africani la possibilità di proseguire il loro percorso accademico presso atenei italiani. In molti casi, infatti, questi giovani non possono continuare gli studi nel Paese dove hanno trovato protezione, e UNICORE rappresenta un’opportunità concreta di accesso all’istruzione superiore attraverso l’ottenimento di visti per motivi di studio in Paesi terzi.
L’iniziativa si distingue per la sua dimensione realmente inclusiva, resa possibile grazie a un’ampia rete di partner territoriali che sostengono i beneficiari non solo nell’ingresso nella vita accademica, ma anche nel loro inserimento sociale e comunitario.
Per il territorio ionico, partecipano al progetto:
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Università degli Studi di Bari Aldo Moro – CAP Centro di Ateneo per l’Apprendimento Permanente,
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Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Brindisi-Taranto,
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Caritas Diocesana di Taranto,
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Istituto Superiore di Scienze Religiose “S. Giovanni Paolo II” di Taranto,
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Fondazione Taranto 25,
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Abfo – Associazione benefica fulvio occhinegro, rappresentata dal vice presidente Eleonora Occhinegro,
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Centro di Cultura per lo Sviluppo “Giuseppe Lazzati” APS - ETS,
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Fondazione Centro Educativo Murialdo – Onlus,
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Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio,
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Azienda Sanitaria Locale di Taranto.
La firma del protocollo segna un passo importante per la città di Taranto, che entra a far parte di una rete nazionale e internazionale impegnata a rendere effettivo il diritto allo studio e a promuovere percorsi di accoglienza e inclusione per giovani rifugiati.
Per Abfo è motivo di orgoglio essere parte di questo cammino: un impegno che conferma la centralità della formazione come strumento di emancipazione e di costruzione di comunità più aperte, solidali e consapevoli.